Tante volte ho parlato di questo magnifico e misterioso Ja-bahnà...e finalmente vi spiego di cosa si tratta.Lo Ja-bahnà è quello che viene definito il "caffè sudanese"...un po' la bevanda nazionale.
Per strada, a tutti gli incroci, si possono trovare delle donne con un mini tavolino a mo' di bancone, quattro sgabelli scassati per i clienti e una cassetta di latta con la brace per scaldare l'acqua...questi sono i posti dove si beve il miglior caffè di Khartoum. Non nei bar con le sedie, i tavolini e la cucine a gas.
Io ho due "bar" preferiti...il primo è vicino a casa ed è all'incrocio dove fermano i bus per il centro. Due signore "in società" si sono scelte un posto stupendo..si sono messe all'ombra di una piccola ma meravigliosa acacia.
E non so come succeda ma sotto quell'alberello, anche a mezzogiorno quando il sole picchia, si sta di un bene che neanche vi potete immaginare. Sembra che abbiano l'aria condizionata!! Mi sono affezionato a questo posto anche perchè qui ho bevuto il primo Ja-bahnà il primo giorno che sono arrivato..diciamo che ci sono legato sentimentalmente.. :-) Quando posso ci vado regolarmente a bere il caffè e ogni volta che ci passo davanti per andare a prendere il bus o per andare al supermercato la signora mi saluta..e tuti gli uomini davanti fanno sempre una facia stupita!! Ovviamente, mi sembrava superfluo dirlo, in questi posti ci sono solo uomini a bere il caffè..le uniche donne sono quelle che lo preparano..
Comunque...devo ancora trovare un nome che si addica a questo locale..
Il secondo mio "bar" preferito invece è il "bar Trieste"...una capanna di cartone costruita di fronte al Salam Center dove ho preso l'abitudine di andare a bere il caffè ogni volta che smonto dalla notte. Per intenderci è quello di cui parlo qua sotto, dove c'è la foto della bimba che scrive sul muro.. Qui ci sono tre sorelle che, una accanto all'altra, preparano caffè sudanese, the e carcadè (in tutti i posti si preparano queste tre bevande).
Il bar Trieste (foto a sx..) è stato il primo ad aprire, ancora quando l'ospedale era solo un cantiere..poi ne sono nati altri perché tra pazienti e parenti c'è sempre un sacco di clientela. Il nome è stato dato da un infermiere che è stato qua nei mesi scorsi.
Poi, fuori classifica, il terzo posto dove bevo il Ja-bahnà più bono è.....in reparto!!
Di notte le sister non fanno mai mancare questo momento fantastico che è la preparazione.
Ma come si prepara sto caffè?
Beh..innanzitutto bisogna dire che non è semplice perchè non funziona come da noi che si compra il caffè macinato, si mette nella macchinetta e kalasse! (finito). Qui bisogna avere gli ingredienti, prepararli e poi cucinarlo.
Quindi...
INGREDIENTI
- Gaua (caffè in grani)
- Moya (acqua)
- Suker (zucchero)
- Habbanà (cardamomo)
- Jensebir (zenzero)
- Ghirfa (cannella grezza)
PREPARAZIONE
- Far tostare in pentola i chicchi di caffè
- Con un mortaio pestare le spezie fino a ridurle quasi in polvere.
- Sempre col mortaio pestare separatamente il caffè riducendolo in polvere più sottile
- Far bollire l'acqua in un pentolino e quando bolle la prima volta aggiungere q.b. di spezie e caffè e togliere dal fuoco appena il tempo di farla smettere di bollire.
- Per tre volte quando l'acqua con le spezie e il caffè bolle bisogna tirarla via per poco dal fuoco e poi rimettercela.
- Versare nei bicchieri filtrando con un colino molto sottile.
- Guarnire a piacere con del cardamomo
- Bere bollente (anche se per strada sotto il sole ci sono già 43°C)!!!
Per strada di solitole donne hanno tutte le spezie e il caffè già belli pronti e macinati in baratoli di vetro...il bello però è vedere come viene usato il mortaio.
Sempre per tornare al discorso del ritmo nel sangue...quando pestano spezie e caffè col mortaio le donne tengono il ritmo e cantano.
Cantano canzoni dolci, che parlano della loro terra, il Sudan, della famiglia, dell'amore.
E' un momento importante la preparazione dello Ja-banhà, soprattutto all'interno della famiglia. Dopo cena la moglie prepara lo Ja-banhà e canta per il marito che invece aspetta e sta ad ascoltare sdraiato (strano!!).
E' il sogno di tutte le sister...sposarsi, preparare Ja-banhà per il marito e avere dagli 8 ai 12 figli...
Fatto stà che il sottoscritto, non avendo la minima intenzione di sposarsi in Sudan (tranquilla Angi!!!) nè tanto meno di avere 12 figli, ha imparato a farsi il Ja-banhà...o per lo meno, ho imparato a pestare tutto col mortaio facendo ritmi vari.
Il prox passo sarà imparare le canzoni da cantare, anche se la vedo moooolto dura...
Ecco...metto un po' di foto..il bar Trieste e lo Ja-banhà home made con anche me stesso protagonista. Ho anche un filmato fantastico...appena riuscirò a caricarlo su YouTube ve lo mostro...
Poi quando tornerò ovviamente siete tutti invitati a casa a provare il mitico JA-BANHA'!!!
E non so come succeda ma sotto quell'alberello, anche a mezzogiorno quando il sole picchia, si sta di un bene che neanche vi potete immaginare. Sembra che abbiano l'aria condizionata!! Mi sono affezionato a questo posto anche perchè qui ho bevuto il primo Ja-bahnà il primo giorno che sono arrivato..diciamo che ci sono legato sentimentalmente.. :-) Quando posso ci vado regolarmente a bere il caffè e ogni volta che ci passo davanti per andare a prendere il bus o per andare al supermercato la signora mi saluta..e tuti gli uomini davanti fanno sempre una facia stupita!! Ovviamente, mi sembrava superfluo dirlo, in questi posti ci sono solo uomini a bere il caffè..le uniche donne sono quelle che lo preparano..
Comunque...devo ancora trovare un nome che si addica a questo locale..
Il secondo mio "bar" preferito invece è il "bar Trieste"...una capanna di cartone costruita di fronte al Salam Center dove ho preso l'abitudine di andare a bere il caffè ogni volta che smonto dalla notte. Per intenderci è quello di cui parlo qua sotto, dove c'è la foto della bimba che scrive sul muro.. Qui ci sono tre sorelle che, una accanto all'altra, preparano caffè sudanese, the e carcadè (in tutti i posti si preparano queste tre bevande).
Il bar Trieste (foto a sx..) è stato il primo ad aprire, ancora quando l'ospedale era solo un cantiere..poi ne sono nati altri perché tra pazienti e parenti c'è sempre un sacco di clientela. Il nome è stato dato da un infermiere che è stato qua nei mesi scorsi.
Poi, fuori classifica, il terzo posto dove bevo il Ja-bahnà più bono è.....in reparto!!
Di notte le sister non fanno mai mancare questo momento fantastico che è la preparazione.
Ma come si prepara sto caffè?
Beh..innanzitutto bisogna dire che non è semplice perchè non funziona come da noi che si compra il caffè macinato, si mette nella macchinetta e kalasse! (finito). Qui bisogna avere gli ingredienti, prepararli e poi cucinarlo.
Quindi...
INGREDIENTI
- Gaua (caffè in grani)
- Moya (acqua)
- Suker (zucchero)
- Habbanà (cardamomo)
- Jensebir (zenzero)
- Ghirfa (cannella grezza)
PREPARAZIONE
- Far tostare in pentola i chicchi di caffè
- Con un mortaio pestare le spezie fino a ridurle quasi in polvere.
- Sempre col mortaio pestare separatamente il caffè riducendolo in polvere più sottile
- Far bollire l'acqua in un pentolino e quando bolle la prima volta aggiungere q.b. di spezie e caffè e togliere dal fuoco appena il tempo di farla smettere di bollire.
- Per tre volte quando l'acqua con le spezie e il caffè bolle bisogna tirarla via per poco dal fuoco e poi rimettercela.
- Versare nei bicchieri filtrando con un colino molto sottile.
- Guarnire a piacere con del cardamomo
- Bere bollente (anche se per strada sotto il sole ci sono già 43°C)!!!
Per strada di solitole donne hanno tutte le spezie e il caffè già belli pronti e macinati in baratoli di vetro...il bello però è vedere come viene usato il mortaio.
Sempre per tornare al discorso del ritmo nel sangue...quando pestano spezie e caffè col mortaio le donne tengono il ritmo e cantano.
Cantano canzoni dolci, che parlano della loro terra, il Sudan, della famiglia, dell'amore.
E' un momento importante la preparazione dello Ja-banhà, soprattutto all'interno della famiglia. Dopo cena la moglie prepara lo Ja-banhà e canta per il marito che invece aspetta e sta ad ascoltare sdraiato (strano!!).
E' il sogno di tutte le sister...sposarsi, preparare Ja-banhà per il marito e avere dagli 8 ai 12 figli...
Fatto stà che il sottoscritto, non avendo la minima intenzione di sposarsi in Sudan (tranquilla Angi!!!) nè tanto meno di avere 12 figli, ha imparato a farsi il Ja-banhà...o per lo meno, ho imparato a pestare tutto col mortaio facendo ritmi vari.
Il prox passo sarà imparare le canzoni da cantare, anche se la vedo moooolto dura...
Ecco...metto un po' di foto..il bar Trieste e lo Ja-banhà home made con anche me stesso protagonista. Ho anche un filmato fantastico...appena riuscirò a caricarlo su YouTube ve lo mostro...
Poi quando tornerò ovviamente siete tutti invitati a casa a provare il mitico JA-BANHA'!!!
1 commento:
ohi!!! na bea miscea sto caffè ... ma el xe queo della Beppina?... ma al bar Trieste solo Illy vero?
comunque me copio ea ricetta chissà che a Clerici me manda un viaggio premio da voialtri con timbro e sensa ritorno!
sempre la Vostra Lu. l'amiga dea to turnista ciao!
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