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1 ago 2007

Agosto

E' arrivato agosto.

Ho girato la prima pagina del mio calendario autoprodotto che ho appeso nella mia stanza.
Bilancio?
Positivo...il progetto ha un valore enorme. Noi tutti qui siamo impegnati all'interno di una struttura sanitaria, cambiamo valvole, correggiamo difetti cardiaci, assistiamo gli operati e li rimandiamo a casa, ma come mi ha ricordato l'altro giorno il Program Coordinator dobbiamo guardare oltre alla semplice assistenza sanitaria. E' vero, curare è l'obbiettivo primario e più evidente, ma ciò che si propone questo progetto è creare una cultura di pace e una mentalità di sviluppo che abbia le radici saldamente piantate in questa terra. E come si fa?
Beh..innanzitutto creando cliniche satellite nei paesi confinanti Emergency sta cercando (e in qualche caso i risultati già ci sono..) di creare legami tra paesi che fino a poco tempo fa si facevano guerra tra di loro. E scusate se è poco.
Abbiamo avuto pazienti dal Congo RD, dalla Repubblica Centro Africana e ora dal Rwanda. Per il momento le cliniche ancora non ci sono materialmente, ma i cardiologi sono già volati oltre confine per arruolare questi primi pazienti che sono arrivati con qualche familiare, sono stati operati e finita la degenza e la riabilitazione torneranno a casa.
Come fare a creare sviluppo? Dimostrando che anche in Africa ci può essere eccellenza. E' una grossa provocazione..qui si muore di diarrea, malaria, TBC, AIDS, pensatene una a caso..ecco c'è anche quella..ed è giusto che ci siano enti e organizzazioni che si occupino di sanità di base. Però si muore anche di cardiopatie. L'eccellenza del Salam Center innanzitutto nasce come conseguenza di un diritto fondamentale di ogni uomo che è quello di ricevere cure
sanitarie, gratuite e che siano uguali per tutti, non diverse (migliori o peggiori) a seconda della fortuna o sfortuna di essere venuti al mondo nel primo, nel secondo o nel terzo mondo. E poi deve diventare col tempo un posto dove l'esigenza di eccellenza diventi propria di chi abita qui in Africa, creando una cultura, una formazione specifica e le condizioni adeguate affinché il desiderio di riscatto e di crescita si possano realizzare.
Da febbraio 2007 a fine giugno sono state fatte 2.200 visite ambulatoriali, mentre l'attività chirurgica, iniziata il 14 aprile 2007, sempre a fine giugno contava già 120 interventi.
Il progetto è appena partito, bisogna ancora registrare bene gli ingranaggi, com'è sempre quando si parte con un nuovo progetto e a maggior ragione in un progetto così grande e impegnativo, ma credo che la strada imboccata sia quella giusta.
Io sono contento di poter far parte di questo progetto e cercherò di dare il massimo per poter fare sempre bene ed essere all'altezza della situazione.
Ci riuscirò? Chi può dirlo..
Intanto oggi qui piove (governo ladro?..mah, già chiamarlo governo è un parolone)..oggi era il mio primo giorno OFF, ovvero una giornata intera di riposo. Potevo andare dove volevo.
Ma piove..
Beh, non mi lamento certo perché la pioggia non mi permette di fare un giretto. Non posso osare farlo perché qui la pioggia per tante persone è un problema non da poco.
Qui in città una quantità imprecisata di persone vive in baracche di fango, quando va bene, o di cartone. E capirete facilmente perché la pioggia diventa un problema.
Appena fuori Khartoum c'è un campo profughi, Mayo, dove Emergency nel 2005 ha aperto una clinica pediatrica e ha già trattato ambulatorialmente più di 24.000 bambini. In questo campo profughi, che viene descritto come un inferno, abitano 500.000 persone. Il campo è una sterminata e caotica città, senza acqua né fogne né corrente elettrica, dove le persone vivono in case di fango e paglia. La sola acqua potabile è quella di un pozzo, governativo ma dato in concessione a un privato: la vendono girando con carretti trainati da un asino. Costa due o tre dollari al barile: non tutti possono permettersela. Una giornata di lavoro rende in media mille dinari, cioè cinque, sei dollari. Gli sfollati si sono riversati dalle regioni periferiche del Sudan nei sobborghi di Khartoum per sfuggire alla miseria e alla guerra civile che ha segnato gli ultimi 20 anni di storia del Paese. Beh..quando piove qui sono grossi problemi. Le case si sciolgono, le strade si inondano e diventa impossibile muoversi.
Diversi dipendenti del Salam Center abitano a Mayo e per loro avere la certezza di un posto di lavoro fisso e di un salario è una benedizione di Dio.
Appena possibile andrò a visitare Mayo..o meglio, visiterò il nostro Centro Pediatrico ad Angola, la zona di Mayo dove sorge la clinica (200.000 persone, metà sotto i 14 anni)...visitare il campo è troppo pericoloso. Vi racconterò anche di quello.
Domani giornata intera in ospedale, dalle 8 alle 20..e poi forse vado a mangiare algerino. Oggi si inizia con interventi un po' più complessi..tetralogie di Fallot (chi capisce di cosa si parla bene, per gli altri..fidatevi, è un casino) in bimbetti abbastanza forti da essere sopravvissuti qualche anno.
Ho scritto tanto..nel frattempo sta anche smettendo di piovere.

"Nella tua vita avrai molti motivi per essere felice,
uno di questi si chiama acqua, un altro si chiama vento, un altro ancora si chiama sole
e arriva sempre come una ricompensa dopo la pioggia.
Senti la pioggia. Apri le ali."

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