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25 ago 2007

A tutti gli "abitanti" del Crazy Pub..

Khartoum (Sudan), aug 24th 2007

Salaam aleikum!!

Come state gente?

Ormai la settimana di Ferragosto è finita..Kalasse! (così si dice qui in arabo)

So di gente che è ancora in vacanza, qualcuno torna oggi o domani e qualcun altro ancora più tenace deve ancora andarci (secondo me la scelta migliore..).

Un mio informatore personale oggi mi ha detto che il Crazy ha riaperto i battenti dopo le ferie e così ho pensato che sarebbe stato carino farmi sentire anche da quelle parti..ho mandato qualche (poche) mail cumulative e spero che siano arrivate a tutti quelli che mi avevano dato l‘indirizzo. E’ che qui tra la rete che ogni tanto fa acqua, tra il governo che ogni tanto fa censura qualche mail si perde nell’etere..

Che vi devo dire?

Innanzitutto…qui le cose stanno andando tutto sommato bene.

In ospedale il lavoro è tanto e noi troppo pochi..di conseguenza quindi stiamo facendo degli orari abbastanza pesanti. Per ora li reggo..speriamo però che arrivino rinforzi. Il progetto (spero che tutti ne abbiate sentito parlare) è molto bello e interessante. Quello che in soldoni stiamo riuscendo a fare è fornire assistenza cardiochirurgia di eccellenza completamente gratuita in una regione del mondo dove bisogna pagare anche solo per farsi guardare da un medico. Altro che il nostro ticket…qui si paga tutto..visita, medicine, guanti del medico, ferri, bende, garze, cerotti, medicine…

Ovviamente gli obbiettivi che abbiamo sono molto ambiziosi e creare un ospedale dal nulla non è per niente semplice; ci vorrà quindi qualche anno prima che tutto ruoti alla perfezione, ma credo proprio che sia stata presa la strada giusta.

L’ospedale strutturalmente è una cosa veramente spettacolare, soprattutto dal punto di vista tecnologico..e questo non per un capriccio o per spettacolarizzazione, ma per rispondere a delle esigenze tecniche. La cosa più incredibile sono i 1000m2 di pannelli solari che permettono di condizionare 28.000 metri cubi di aria senza utilizzare un solo watt proveniente dall’esterno!! Più poi tutti i sistemi per depurare l’aria dalla sabbia (e qui ce n’è una quantità assurda…), da quelli più tecnologici a quelli più tradizionali.

A volte mi capita di entrare la mattina in rianimazione e dimenticarmi quasi di essere in Africa…non fosse poi che il viaggio di andata e ritorno da casa all’ospedale è un safari in mezzo alla miseria e alle enormi contraddizioni e ingiustizie di questo paese.

A dire la verità ci sono anche i pazienti che non ti fanno dimenticare dove sei…qui le patologie sono completamente differenti. Innanzitutto nei bimbi di 8-9 già si vedono le patologie che da noi sono tipiche degli adulti..solo che qui la causa è differente. O si tratta di malattie congenite presenti dalla nascita e mai diagnosticate e trattate o si tratta di conseguenze evitabili di altre malattie meno importanti ma qui molto pericolose come le febbri reumatiche. Qui i bambini, i ragazzi, gli adulti a volte arrivano alla prima visita in ospedale in uno stato talmente avanzato della malattia cardiaca che operarli diventa un rischio troppo grande…ma allo stesso modo abbiamo avuto più volte dimostrazione di quanta capacità di recupero abbiano. Più di una volta, soprattutto coi bimbi, quando sembrava non ci fosse più nulla da fare…beh, succedeva il piccolo miracolo e tutto (o quasi) si sistemava.

Tutto quello che si fa e che si dice qui in Sudan, come in tutti i paesi arabi, è seguito sempre dall’espressione INSHALLAH…se Dio vuole. E a volte l’impressione è proprio questa..

Che altro dire dell’ospedale?...ne avrei un sacco di cose da dire, ma è meglio che taglio un po’, altrimenti finisco che scrivo un libro..poi comunque tante cose le trovate sul mio blog.

L’unica cosa è che purtroppo siamo sempre a corto di personale internazionale e di conseguenza i turni stanno diventando abbastanza massacranti..le giornate di 12 ore in ospedale sono lunghissime e le notti (2 di seguito) lo sono ancora di più. Questo primo mese e mezzo per me è servito per capire bene come gira il tutto, quali sono le dinamiche, gli obbiettivi a breve termine, le cose da fare…ora invece sto iniziando a rimboccami le maniche e a “fare sul serio”. Speriamo di riuscire a fare bene…

Poi, ospedale a parte, c’è tutto un mondo da scoprire.

Khartoum è una città magnifica ma complicatissima…straborda di problemi e contraddizioni. La povertà estrema dei moltissimi rifugiati scappati dalla guerra del sud e dal massacro del Darfur e la ricchezza dei pochissimi che hanno il potere e che vendono il petrolio. La tranquillità di facciata che nasconde una nazione che alla fine è coinvolta in più guerre…sia con altri stati (es. il Ciad..) sia con se stessa. Nel Sud, da sempre dimenticato e abbandonato dal governo e sfruttato solo per il petrolio, si combatte per l’autonomia da Khartoum, nel Darfour il governo sta compiendo un genocidio davanti agli occhi di tutto il mondo e nell’indifferenza generale. Ora, dopo 4 anni dall’inizio del massacro) pare che l’ONU (ovvero gli USA, purtroppo..) abbiano deciso di mandare 26.000 caschi blu. Missione umanitaria?..macchè..sembrerebbe che abbiano trovato petrolio anche la.

Qui intanto vige la sharia….niente alcool, niente porco, donne col velo, ecc…a quanto pare ora però le cose vanno un po’ meglio. Figuratevi che fino a 2 anni fa le ragazze che giravano coi jeans o con magliette troppo scollate (e con scollate non si intende quello che pensiamo noi, ma molto meno!!) finivano in prigione e la polizia aveva il diritto di sequestrare i cellulari per controllare se i messaggi avevano contenuti osceni..no comment!!

Un bel casino insomma…ma non mancano anche le cose positive in questa città. C’è tanta gente che ha voglia di rivincita, di ripartire. Ho conosciuto ragazzi e ragazze che con la testa alta cercano nel loro piccolo di uscire dagli schemi che questa società vuole imporre. Non significa lottare perché ci sia l’alcool o il maiale. Significa ridare la dignità alle donne. Significa sperare che un giorno ci sia democrazia vera. Significa sognare che un giorno tutti abbiano qualcosa e che pochi abbiano la maggior parte.

Io nel frattempo in mezzo a tutto questo “casino” cerco di sopravvivere meglio che posso..qualcuno di voi lo trovo ogni tanto in Messenger o su Skype e ho veramente tantissimo piacere a chiacchierare un po’ con chi è a casa..mi serve per ricaricare un po’ le batterie, per allontanare ogni tanto la mente da questo posto.

Di giorno quando sono libero giro un po’ la città, mentre la sera di solito so va in qualche posto tipico a mangiare qualche cosa locale…di solito è carne alla griglia tipo kebab o affini…molto buona. Peccato che il massimo della trasgressione è berci assieme Coca-Cola!!

Ogni tanto qualche alcoolico di contrabbando arriva, ma hanno prezzi spropositati…per esempio la birra in lattina da 33 costa circa 4€ l’una!

La cosa più spettacolare di tutte però è stato l’arrivo del calcetto!!! Non me lo sarei mai aspettato..il nostro grande Gabriele, un logista veneziano, è riuscito a recuperarne uno di fabbricazione italiana qui a Khartoum..l’abbiamo comprato usato dalle suore italiane!! Scricchiola, le aste scorrono male, ma che partite la sera!!

E’ che come il calcetto al bar con gli amici non ce n’è…

Cosa vi scrivo ancora?...non so..posso immaginare gli argomenti che possono venire in mente..

Donne?...ho indovinato?..in ogni caso qui ci sono ragazze molto belle. Sono supercoperte stile monache. E se solo provate a toccarle state certi che o diventate mussulmani o sono guai…

Moto?...indovinato anche questo?..ce n’è qualcuna..sono soprattutto o Yamaha 125-250 o cose strane di fabbricazione indiana o Vesponi di annata sempre di fabbricazione indiana. Però vi assicuro che qui col Domy c’era da divertirsi tanto. L’unica cosa è che è un po’ pericoloso circolare…qui non hanno ancora ben presente il concetto delle precedenze e guidano un po’ strano..stanno a destra ma danno la precedenza all’anglosassone. Alcuni. Altri no. Se capis nient..

E poi?...per ora basta..è meglio.

Saluto tutti gli “abitanti” del Crazy..il gestore, le cameriere, gli amici e anche gli sconosciuti..massì,esageriamo.

A presto. Inshallah..

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao!! Non ho la foruna di conoscerti...mi chiamo Davide e sono di milano, ho 23 anni. Studio da infermiere e sono al primo anno...ti invidio moltissimo!! Hai un coraggio da Leone del Panshir (tanto per restare in tema!! eheh)...ti ho trovato per caso, cercando su Google "infermieri emergency"...eh già, come te avrei una voglia matta di partire alla fine dei 3 anni...sempre se sia possibile, ma mi sa che servirà qualche anno di gavetta in area critica...che è comunque il mio sogno professionale da "occidentale". Per ora mi limito al volontariato in ambulanza...ma non c'entra nulla. Sei un eroe...sicuramente tu dirai di no, perchè in persone che fanno queste scelte di sicuro, c'è molta modestia...ma da questa parte, visto da milano, sei davvero un grandissimo! Ciao a presto, davide..ti leggerò, quindi scrivi :D
www.lifetunder.wordpress.com

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

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