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25 dic 2007

Buon Natale..

Sono tornato.
Non l'ho detto quasi a nessuno, anche se la cosa ormai era nell'aria. E la sorpresa tutto sommato non è venuta male.
Oggi è Natale. Ed è strano.
Devo ringraziare 1000 persone. Praticamente tutti quelli con cui ho condiviso questi sei mesi africani.
Kullu...i vecchi incontrati appena arrivato e poi tutti quelli che piano piano si subentrati durante tutta la missione. Grazie.
Sarà proprio bello incontrarvi di nuovo. Qui o inqualunque altra parte del mondo.
Se continuerò a scrivere non lo...però mi piacerebbe tanto.
Per ora...BUON NATALE A TUTTI...

13 dic 2007

Anita

10 dic 2007

10 dicembre

Cinquantanove anni fa nasceva la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. E l'inizio suona così..

Art. 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.

Ok.
Alla luce di questo vi presento i miei "vicini di casa" in questo ultimo mese sudanese. E' la famiglia di Angelina, una bellissima bimba di 4 anni con due sorelline gemelle appena nate e un fratello più grande.
La foto ovviamente è quella di casa loro...e la mamma è quella con le gemelline in braccio.


30 nov 2007

..porca mucca.

Oggi è il 30 novembre..è venerdì, quindi è domenica..
Ieri sera, come tutte le sere da quando mi sono trasferito, abbiamo mangiato all'aperto.
E 'sta mattina, come tutte le mattine da quando mi sono trasferito, ho fatto colazione all'aperto.
Ho sentito dire che a casa fa freddo...porca mucca.

29 nov 2007

Anche questo è Sudan

La Repubblica, martedì, 27 novembre 2007

Chiama l'orsacchiotto Maometto, maestra inglese rischia 40 frustate

Gli islamici la difendono, «E' un'esagerazione»

MILANO - Rischia quaranta frustate in pubblico l'insegnante britannica arrestata in Sudan per aver permesso che ai suoi allievi di sei e sette anni di chiamare 'Maometto' un orsacchiotto di pelouche. L'accusa è di vilipendio del profeta musulmano. Ma alcuni nomi importanti nel mondo islamico britannico, scrive il Mirror on line, si sono schierati dalla parte di Gillian Gibbons, 54 anni e due figli, criticando duramente l'arresto e definendolo un'esagerata e ridicola reazione. Lo scrittore e psichiatra Russel Razzaque sostiene che "tutto ciò va oltre ogni immaginazione".

Shahid Malik, primo politico musulmano ad avere assunto un incarico ministeriale nel governo britannico, afferma: «Sono disgustato. Si tratta di un terribile errore. Non credo ci fosse malizia» nel nome scelto dai ragazzini. Ma anche Robert Boulos, direttore di un liceo di Khartoum, si è indignato: «E' stato un errore innocente. La signora Gibbons non avrebbe mai insultato l'Islam».

L'incidente è avvenuto in settembre. Gillian stava parlando ai suoi scolari di animali e piante, una classe mista di bambini cristiani e musulmani di 6 e 7 anni. Chiese a una bambina di portare in classe il suo orsacchiotto a cui i compagni avrebbe dato un nome. Attraverso una votazione fu scelto 'Maometto' da 20 bambini su 23. Poi ogni bambino avrebbe portato a casa l'orsetto per un week end tenendo un diario su cosa avrebbe fatto con il nuovo compagno. Il titolo del diario era "Il mio nome è Maometto". Il quaderno è finito nelle mani di alcuni genitori, poco propensi all'utilizzo spensierato del nome del profeta, che hanno avvertito la polizia.

Da Repubblica.it

La stessa notizia su BBC Africa.

E invece ieri sera il Corriere della Sera ha pensato bene di pubblicare questo pensiero di Michele Farina...probabilmente avevano uno spazio bianco e non sapevano come riempirlo.. Se ci avessero messo una foto sarebbe stato meglio..

Corriere della Sera, mercoledì, 28 novembre 2007

Italiano di Khartoum batti un colpo

Dalla cella l’insegnante Gillian Gibbons non vede l’albergo più bello di Khartoum, costruito dalla Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna per il governo genocida sudanese. Non vede l’ospedale più all’avanguardia, il centro Salam di Emergency che giustamente festeggia il 300esimo intervento e il cuore rinato di Fahima, 20 anni e 34 chili. Certo ognuno deve fare il suo mestiere: Gino Strada operare, i cementisti cementare. Ma la storia di un’insegnante che rischia 40 frustate per un equivoco assurdo forse meriterebbe un’invasione di campo, un gesto puerile: un’ora di braccia conserte dei nostri scalpellini al cantiere dell’hotel La Vela, un messaggino sul sito Internet sotto «W Fahima»: «Liberate Gillian».

Michele Farina


24 nov 2007

A volte ritornano..

Si...a volte ritornano. Solite assenze dal web...ormai sto trascurando il blog da troppo tempo e non avete idea quanto mi dispiaccia. Adesso cercherò di fare un riassunto delle puntate precedenti...dalla partenza di Angi fino ad ora. Allora...riordiniamo le idee..
1 - Innanzitutto ho lavorato e non mi sono ancora fermato..come tutti qui d'altronde. Alternative non ce ne sono..
2 - Ringraziando Allah è arrivato un altro infermiere di ICU (mitico Cataldo!!)...e forse ricominciamo a tirare un po' il fiato.

3 - Ho cambaito casa...mi sono trasferito da Riyad a Mamura. Decisamente meno "colonia" e più casa a misura d'uomo. Relax,
silenzio, si mangia tutti assieme, colazione all'aperto, camera più piccola ma confortevole e soprattuto al primo piano e non al terzo..cosa non da poco quando si torna alle 9 di sera stanchi morti dopo 12 ore di ICU!
4 - Ho mangiato i pizzoccheri in Sudan!!!..il mitico Guido, valtellinese DOC, ha preparato la pasta con le sue mani (farina portata sempre da lui a luglio quando è arrivato) e sono venuti una cannonata!! Per tutta sera si è scusato di non aver trovato l'erba salvia..ma vi assicuro che non si sentiva la differenza. Purtroppo niente Sassella...ma meglio così, non so se avrei retto troppe gioie contemporaneamente..
5 - Comincia a fare freddo..si, avete letto bene. Ho detto la parola FREDDO. Che qui significa che la mattina alle 7 bisogna mettere una maglietta con le maniche lunghe...ma poi fa comunque 35 gradi!! Intanto le guardie dell'ospedale e delle 2 case dove stiamo per proteggersi da questa "improvvisa e terribile" ondata di freddo sono state fornite di piumini. Studio Aperto ci avrebbe fatto servizi su servizi per almeno 15 giorni..

6 - Comincio ad essere un po' stanchino..non di stare qua. Più che altro comincio a sentire la necessità di staccare un po'..di tirare il fiato.

7 - Ah...quasi dimentic
avo..nel frattempo mi si è anche incriccato il pc. Ho messo subito alla prova il nuovo tecnico informatico e si è dimostrato essere all'altezza della situazione. Diagnosi: hard-disk sectors disease. Prognosi: riservata. Una notte di cure intensive ed è risorto. Mitico Emanuele. Vi assicuro che 2 giorni qui senza pc sono una tortura..
8 - Credo basta..

Ora invece sono appena tornato da una "gita" al Soba Hispital..un ospedale governativo che si trova sulla srada verso il Salam Center.
Ho avuto l'occasione di visitarlo e appena riesco (spero
proprio a breve) vi racconto e posto le foto.
Altro che malasanità...

Bon...credo che andrò a riposarmi un po'..che ne dite?




9 nov 2007

Desert

ONE LIFE LIVE IT

Khar...tuning!!

E' semplicemente un capolavoro...

Lo so, scrivo pochino.
Ora cercherò di giustificarmi..
Siamo rimasti in 4 in rianimazione e sinceramente dopo 12 ore di rianimazione non ho proprio una grande voglia di mettermi davanti al pc.
Un saluto...

4 nov 2007

Nile sunset


Scusatemi....ma ho sempre poco tempo per scrivere.
Tramonto sul Nilo...eravamo al party di saluto per Pietro.
Il Grattacü parte tra pochi giorni.
E' stato un grande.

26 ott 2007

E finalmente...

...e finalmente è arrivata.
...e finalmente due giorni di vacanza.
...e finalmente ho visto la luna in mezzo al deserto.
...e finalmente mi sono rotolato giù da una duna.

20 ott 2007

Scusate se è poco...

...ma ieri pomeriggio il termometro diceva 46°C!!!

E questo è il lungo-Nilo ieri nel tardo pomeriggio...finite le alluvioni al sud finalmente il livello si sta abbassando.
Speriamo non troppo..

17 ott 2007

Diritto al cuore

So che sono terribilmente in ritardo...di 17 giorni!!
Magari..anzi, molto probabilmente ne avete già sentito parlare.

Vedete se potete fare qualcosa...si tratta solo di mandare un messaggio..
E vi garantisco che quando torno vi mostro i risultati..quello che con un messaggio a testa riusciamo a fare.. ;-)

E grazie...da parte di tutti.
Anzi...SHUKRAN!!!


14 ott 2007

Ramadan, la preghiera del mondo islamico

Dal Pakistan all'India. Il mondo islamico si raduna in preghiera per celebrare la fine del ramadan.
In queste immagini suggestive i raduni dei fedeli musulmani in giro per il mondo.

(da Repubblica.it, cliccare sulla foto per vedere la galleria completa)


E questa sotto è una foto che ho fatto ad inizio Ramadan alla clinica di Mayo.



A voi due.

Smooth roads never make good drivers.
Smooth sea never make good sailors.
Clear skies never make good pilots.
Problem free life never makes a strong person.
Be strong enough to accept the challenges of life.
Don't ask life , 'Why me?' . Instead say, 'Try me!' ...

(non so di chi sia, non sono riuscito a scoprirlo, però mi ha colpito e quindi ho deciso di dedicarla a due persone..a un piccolo uomo che oggi fa un primo grande passo e alla persona che lo accompagnerà oggi e poi nella vita)

13 ott 2007

Un po' di chiarezza

Allora..a quanto pare è stato possibile ritrovare una sorta di accordo tra Nord e Sud Sudan. Significa che i ministri del SPLM/A, il Sudan People Liberation Movement/Army, il principale parito del Sud, riprenderanno il loro posto nel governo di coalizione e soprattutto che è stato scongiurata la ripresa delle ostilità.
Certo politicamente la situazione è tutt'altro che rosea.
Il Sudan è uno stato federale enorme. Come dice Wikipedia "in termini di superficie è il più grande stato del continente africano. Attualmente il Sudan è una repubblica presidenziale retta però da una giunta militare". Significa che il presidente che lo governa in teoria è stato democraticamente eletto ma in pratica...no. Per capire quello che sta accadendo ora in Sudan bisognerebbe tornare in dietro alla fine del periodo coloniale inglese, quando questi hanno scelto di affidare nelle mani degli arabi sudanesi ed egiziani tutte le varie strutture di potere sudanesi.
Questa
scelta assieme ad altre decisioni politiche e ad alcune caratteristiche geografiche proprie del Sudan portarono ad un acentramento della ricchezza e del potere nelle tre principali città del Nord (North Khartoum, South Khartoum e Omdurman, che ora sono ormai un agglomerato solo) a discapito del Sud, paludoso, assolutamente difficile da raggiungere e diviso da grandi lotte tribali, e dell'Ovest (il Darfur) arido e senza risorse.
Pensando alla divisione nord-sud inoltre non va dimenticato come il nord sia abitato da arabi e quindi caratterizzato dalla religione islamica e dalla lingua araba, mentre il sud sia principalmente cristiano-animista e caratterizzato dalla lingua inglese e dalle lingue delle singole tribù.
Un casino insomma.. E quindi?
Quindi il sud ha sempre reclamato l'indipendenza dal nord per potersi autogovernare. In parole povere per potersi gestire in maniera autonoma i proprio soldi costruendo ciò che il governo sudanese non ha mai fatto (scuole, strade, ponti, ospedali, ec..) e più in generale per poter crescere come stato autonomo con una propria identità assolutamente lontana da quella che il nord imponeva e che ancora ora impone.
Ovviamente tutto questo al governo di Khartoum non andava bene. I territori del sud facevano comodo perchè lo sfruttamento economico di quelle regioni permettevano di aumentare le entrate nelle casse statali.
In più è arrivato il petrolio. Enormi giacimenti al sud, si dice tra i più ricchi al mondo e tra i più facili da sfruttare perchè molto superficiali. Il sud quindi è ufficilamente diventata la gallina dalle uova d'oro che il governo del nord ha iniziato a sfruttare e spremere per arricchirsi ancora di più.
Il petrolio veniva estratto al sud e i soldi finivano a nord.
Ecco...21 anni di guerre civile tra i ribelli del sud uniti nel SPLM/A e il nord guidato dal NIF, il National Islamic Front, ora guidato dal generale Omar Hassan Ahmed al-Beshir, presidente del Sudan grazie ad un colpo di stato avvenuto nel 1989. Dal 1983 ad ora tra la guerra civile e le carestie si contano circa 2 milioni di morti e 4 milioni di rifugiati.
Nel 2002 iniziarono i primi colloqui di pace e merito del presidente ugandese Museveni fu lo storico incontro tra Jhon Garang, carismatico leader del SPLM/A, e il presidente al-Beshir.
Nel 2005 infine fu possibile raggiungere un accordo tra le parti che sanciva la fine del conflitto, la formazione di un governo di unità nazionale composto da membri misti nord-sud (Garang fu nominato vice-presidente), una maggiore indipendenza delle regioni meridionali e la possibilità nel 2009 di autodeterminarsi come stato indipendente tramite un referendum.
Purtroppo nel 2006 l'elicottero su cui Garang stava viaggiando e che lo riportava in Sudan dopo una visita ufficiale in Uganda precipitò a causa di una bufera di sabbia (ufficialmente, poi qualcuno parlò anche di attentato, ma non fu mai dimostrato). Purtoppo il partito del sud perse un uomo di grande valore e una guida determinata. Il giorno della sua morte, allo spargersi della notizia di un presunto attentato, migliaia di sud-sudanesi profughi che abitavano e abitano ancora tutt'ora in Khartoum e nel campo profughi di Mayo appena fuori erano pronti a marciare sulla città per vendicare il loro leader. (vedi articoli PeaceReporter 1 - 2 - 3 - 4)
Cos'è successo invece l'altro giorno che ha fatto precipitare le cose?
Beh..sostanzialmente l'attuale leader del SPLM/A ha deciso di ritirare i propri ministri dal governo di coalizione come risposta alla non applicazione completa del trattato di pace del 2005. In particolare si parla di ritardi nel versare la quota che spetta al sud derivata dai proventi della vendita del petrolio (che ricordo si trova nel sud del paese).
La tensione politica rimane alta anche se in un certo senso l'allarme dovrebbe essere rientrato e le due fazioni dovrebbero essere riuscite atrovare un accordo.
Ovviamente il ritiro dei ministri il giorno prima della fine del ramadan è stata una bella provocazione del SPLM/A e la nostra ambasciata giustamente il giovedì sera ha consigliato di non uscire per evitare di incappare in eventuali manifestazioni e guai. Ieri era già tutto rientrato ed è rimasto solo l'avvertimento a non frequentare i vari suk, di solito super affollati di gente.
E questo è il riassunto di quello che ho capito a proposito del SUD.
Ben altra storia è il Darfur.
Li si che è veramente un casino e vi assicuro che non sono ancora riuscito a capirci un gran chè.
Quello che posso dire è che la situazione sta peggiorando e giusto ieri sera ho avuto modo di conoscere un ragazzo italiano e una ragazza spagnola appena evaquati da la per problemi di sicurezza. Ormai la vita delle ONG e delle UN è diventata veramente difficile...non passa giorno senza che una sede o un convoglio non venga attaccato da ribelli, siano essi del Darfur o i Janjaweed filo-governativi. Violenza gratuita, banditismo.
Per capirci un po' potreste provare a leggera la pagina di Wikipedia "Conflitto del Darfur".
La cosa certa è che all'occidente non interessa questa guerra e non interessano le centinaia di morti in 3 anni. Per ora sono presenti 7000 soldati dell'Unione Africana, poco preparati, armati male e sottopagati. Giusto settimana scorsa in un'imboscata in un campo profughi i ribelli ne hanno uccisi 12 rubando tutte le armi e i mezzi di trasporto. Tra dicembre e gennaio invece arriveranno circa 25.000 soldati UN in issione di peace-keeping o peace-making, non so bene.
Ma non credo che farà tanta differenza...il Darfur è grande come la Francia, cosa possono fare in 25.000?
E poi...è vero che il governo sudanese non li ha mai voluti e che c'è voluto molto tempo per far approvare la missione anche per questo, ma non mi stupisce che i caschi blu arrivino proprio ora che si inizia a parlare di petrolio anche in quella terra dimenticata da Dio.

12 ott 2007

Rieccomi

Rieccomi qua!!
Un silenzio lungo 11 giorni. Sorry.
Nel frattempo sono successe un sacco di cose..
Cercherò di riassumere un po' tutto...anche perchè ho bisogno di tornare un po' a letto prima di andare questo pomeriggio in reparto.

Allora...

1. Luca, il ragazzo che gestiva la sala operatoria (OT), ha finito i suoi mesi di missione e mi è stato chiesto di prendere il suo posto...il che significa che da 10 giorni faccio solo giornata col riposo al venerdì e mi sparo una media di 9-10 ore in sala tra preparazione del paziente e organizzazione di tutto quello che ci sta attorno ad un intervento...ho la testa piena di suture in goretex, ticron, ethibon...tubi valvolati e valvole di mille misure diverse. Ma credo di cavarmela discretamente.. ;-)
Ieri, per esempio, di 2 interventi in programma alla fine ne abbiamo fatti 4...ovvero iniziato col primo alle 8 e finito con l'ultimo alle 21.30. Personale in sala: 4 chirurghi, 2 perfusionisti, 2 srtumentiste 1 anestesista e mezzo e io come internazionali e una sola sister come personale nazionale.

2. Oggi è finito il Ramadan...ALLELUJA!!..o per dirla come loro ..AMDBIRILLAH!! (o qualcosa del genere..significa grazie a Dio!). COn sta storia del Ramadan e dei 5 giorni di festa che si fanno alla fine era diventata veramente dura gestire il lavoro del personale nazionale.
Ieri, per esempio, in OT su 4 sister che dovevano lavorare se n'è presentata una sola. L'unica Cristiana che era di turno. Delle altre tre una siamo riusciti a trovarla al telefono e solo allora ci ha detto che era malata mentre 2 non hanno mai avvisato dell'assenza n'è risposto al telefono. Il tutto il giorno prima dell'inizio delle vacanze. Ottimo.
E questi 5 giorni saranno un'agonia perchè il personale nazionale è ridotto al minimo per permettere loro di andare dalle loro famiglie a fare festa. Il sottoscritto sperava, adesso che è in sala e visto i 5 giorni di festa senza operazioni, di farsi un po' di giori di relax...e invece niente. Ho vinto un bel turno in rianimazione!
Ieri sera invece sembrava la vigilia di Natale da noi..c'erano tutti i negozi aperti, tantissima gente che faceva la spesa, un traffico impossibile..si sentiva nell'aria la festa.
Ma ero troppo stanco e avevo troppa voglia di arrivare a casa per gustarmela per bene.

3. Venerdì scorso dovevo andare a fare i dred-lock ma sono arrivato tardi...dovevo andarci oggi ma ieri mi hanno fregato e questo pomeriggio lavoro...sarà per un'altra volta.

4. Ieri sera l'ambasciata italiana ha sconsigliato a tutti di uscire di casa per ragioni di sicurezza. Ieri infatti gli stati del Sud hanno ritirato i proprio ministri dal governo di unità nazionale nato nel 2005 a seguito degli accordi di pace stipulati col governo centrale di Khartoum poichè, a quanto pare, questo non ha rispettato i patti.
Gli accordi del 2005 hanno sognificato la fine di una guerra civile lunga 21 anni e con un numero di morti spaventoso.
Ora..qui a Khartoum ieri non è successo assolutamente nulla e la scelta di non uscire è stata presa come una sicurezza maggiore. Oggi credo che si potrà ricominciare ad uscire evitando i vari mercati e tuta la zona della città al di là del Nilo. Ma tanto a me non interessa perchè tra poco torno a letto!!
In ogni caso...speriamo che il processo di pace tra nord e sud continui, così come speriamo che gli incontri per trovare un accordo per la pace in Darfur portino a qualche risultato concreto. Ormai se ne sente parlare meno, ma in quella terra secca e dimenticata da tutti i villaggi continuano ad essere attacati e bruciati, la gente ad essere uccisa, le famiglie a dover scappare, i bambini a morire di fame. Addirittura ormai anche i mezzi delle Nazioni Unite e delle varie ONG vengono continuamente presi di mira dai ribelli e governativi (anche se è molto difficile capirne la differenza..).
BBC News
AlJazeera English

5. Tra 13 giorni riceverò visite!!!!!!!

6. Fa caldissimo e da 20 giorni non vedo più una nuvola..non male come autunno!!

7. Vado a fare colazione e torno a letto. Ho sicuramente dimenticato qualcosa delle cose che sono sucesse...ma ho troppo sonno..

1 ott 2007

Liberty

Siamo tutti birmani.
Ma anche africani, irakeni, iraniani, afghani, colombiani, cinesi, filippini e tutti i popoli oppressi della terra.

“Please, use your liberty to promote ours”.
(Aung San Suu Kyi)


Quando il pacifismo fa più paura delle armi...

30 set 2007

L'impossibile

"E' ricercando l'impossibile che l'uomo ha sempre realizzato il possibile.
Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile non hanno mai avanzato di un solo passo."


Michail Bakunin

29 set 2007

Sorry

..sono stato richiamato all'ordine.
E' vero..è un po che non scrivo sul blog, ma non preoccupatevi, non è successo niente di grave.
Solo che per varie congiunzioni astrali, impegni (e poca voglia) ho fatto fatica ad andare su blogger, far partire scariche elettriche dalle sinapsi dei neuroni celebrali per dire ai diti di battere cose sulla tastiera del pc.

Questo non vuol dire che le co
se vadano male o che non accada niente.
Assolutamente.

Solo che a volte non avevo voglia, a volte non avevo tempo e quando avevo queste due cose non avevo internet. Facile.

In ogni caso...riassunto delle puntate precedenti.

Si lavora..e credo che tra poco si lavorerà un po' di più.
Si dorme...ma mai abbastanza.

Fa caldo...oggi 45°C!!

Ma soprattutto...tra poco riceverò visite!!!!!
Si, avete capito bene....e non avete idea di quanto sia felice.

Chi viene a trovarmi?????
Beh...adesso volete sapere troppo...però è facile da intuire..

Dai...vi lascio con qualcuna delle ultime foto che ho fatto..un po' di simpatici vecchietti e i venditori di spezie che mi hanno regalato il karkadè (al Suk Omdurman qualche giorno fa) e un'immagine del miracolo che da aprile ogni giorno si realizza all'interno del Salam Center...la cardiochirurgia gratuita in Africa.






23 set 2007

Immagini

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A volte comunicano molto più le immagini che non un milione di parole.
Io non sono capace nè di scrivere nè di fare foto.
Non è il mio lavoro.
Però ci provo.
Ogni tanto più o meno volontariamente mi viene qualcosa di bellino.
Queste sono fatte a Mayo.
Bimbi che aspettavano di essere visitati, con mamme o papà.
Sono tanto belli i bambini quanto lo sono le mamme..e i papà!

E avreste dovuto vedere gli occhi di queste mamme e di questi papà.
Bellissimi...risplendevano della bellezza dei figli.

22 set 2007

Colpo di testa


Ecco...alla fine l'ho fatto!!!
Non era quello che avevo pensato però alla fine l'ho fatto..
L'obiettivo era farmi fare qualcosa simil-dreadlock..ma ho dimenticato di comprare gli elastici e i miei capelli da cawaja (da bianco) senza non stavano mica assieme.
Per non tornare a casa "a mani vuote" alla fine mi sono fatto convincere a fare questo.
Diciamo che il risultato, a detta di tutti, non era proprio quello che speravo..però è stato proprio bello.
Seduto per terra in un cortile..musica reggae..la luna che cominciava a fare capolino bianca in un cielo tremendamente azzurro..bambini intorno che giocavano..
Eravamo a casa di un amico di Angelo, un cleaner etiope che lavora in ICU da me. La moglie di questo amico è la sua "parucchiera-scultrice" personale..non è proprio parrucchiera, però sa intrecciare i capelli in tutti i modi.
Non aveva mai maneggiato i capelli dritti come stecchini di un cawaja...e infatti a tratti l'ho vista anche in crisi!

Parentesi...vi parlerò di Angelo e dei suoi amici etiopi. Cosa ci fanno in Sudan?
Beh, sono scappati.
Sono scappati da un genocidio..uno dei tanti genocidi che avvengono in qualche regione più o meno nota dell'Africa.
Si, perchè il Darfur è il più "(tristemente) famoso" per crudeltà e numeri, ma non è l'unico.
Chiusa parentesi...che comunque verrà ripresa..

Tornando a me e al mio scalpo..domani credo proprio che smonterò il tutto per rendermi un po' più presentabile...anche se credo che sarò super-cotonato per tutto il giorno!!
E poi state sicuri che andrò a comprarmi gli elastici e tornerò all'attacco!
In ospedale le cose stanno andando bene...sta arrivando qualche infermiere a integrare il personale internazionale e le operazioni continuano.
Ecco...l'unica cosa che merita di essere commentata è il Ramadan.
Non avete idea cosa voglia dire viverlo in mezzo ad una popolazione a maggioranza musulmana.
Una nazione intera che in un certo senso rallenta...tutto diventa secondario e conseguente al digiuno e alla preghiera. E' affascinante. E tanto strano per noi.
Ecco...sto vivendo al contrario quello che un musulmano vive quando si ritrova da noi.
E' un bel modo di vedere le cose qua. Mi da un sacco di spunti di riflessione.
Bon...vado a letto...come al solito ho un gran sonno.

21 set 2007

21 settembre..

Buon autunno!!

Iniziare l'autunno con 40°C è una figata.
Alla faccia vostra..
:-)

19 set 2007

Dimenticate

Provate a dimenticare..
Dimenticatevi le strade a
sfaltate, anzi, dimenticatevi proprio il concetto di strada.
Dimenticatevi la corrente elettrica e l'acqua corrente.
Dimenticatevi quindi anche della televi
sione, dell'aria condizionata e della doccia.
Dimenticatevi gli alberi e l'erba. E anche l'ombra.
Dimenticatevi i negozi, i supermercati, i panettieri, il tabacchino, l'ufficio postale, la merceria, la ferramenta, il macellaio e il fruttivendolo.
Dimenticatevi la polizia, i vigili urbani, i pompieri e il 118.
Dimenticatevi sindaco, giunta, assessori, lavori pubblici.
Dimenticatevi i netturbini e la pulizia delle strade (che avevate già dimenticato..)
Dimenticatevi ovviamente anche cinema, piscina, palestra, videonoleggio e corso di yoga.
Dimenticatevi i ristoranti e i bar.
Dimenticatevi i servizi sociali.
Dimenticatevi la scuola dell'obbligo.
Dimenticatevi "Chiamo il pediatra perché mio figlio ha 37.2°C di febbre anche se sono le 3 di notte..magari gli da l'antibiotico..".
Dimenticatevi l'ospedale.
Dimenticatevi l'assistenza sanitaria gratuita. Anzi.
Dimenticatevi l'assistenza sanitaria. Punto.
Dimenticatevi i diritti. Soprattutto quelli umani.
Dimenticatevi i cestini della spazzatura.
Dimenticatevi il WC in casa.
Dimenticatevi il WC. E anche la fogna.

Dimenticatevi di saper leggere.. per foruna non tutti.
Dimenticatevi la pizza del sabato sera, la birra del venerdì, il gelato del giovedì, il bowling del mercoledì...e così via.
Dimenticatevi il Kinderfettallatte per vostro figlio perchè almeno così cresce sano, forte e bello.
Dimenticatevi anche delle scarpe della naikadidaspumaribokpradatimberlad collezione bambino. E anche quelle adulto.

'fanculo.

Questo, e tanto altro, è Mayo.




E adesso pensate...
Pensate ad un'infermiera che tutte le mattine spiega come prevenire la diarrea e le infezioni intestinali.

Pensate ad un cancello che tutte le mattine si apre per accogliere tutti i bambini fino a 14 con la loro mamma o il loro papà. E le donne incinta.
Pensate ad una persona che insegna a tutti
come evitare che le giare d'acqua si infettino.
Pensate ad un pediatra che da solo visita anche 70 bambini al giorno.
Pensate ai farmaci per la diarrea e per le infezioni.

Pensate ad una flebo e ai sali reidratanti per un bambino disidratato.
Pensate ad un posto al chiuso, senza polvere, con Pooh e tutta la compagnia, Pippo, Paperino e Topolino appesi alle pareti.

Pensate alle vaccinazioni obbligatorie.
Pensate ad un'ambulanza pronta per portare vostro figlio in ospedale perché sta veramente tanto male.
Pensate alla gioia che può provare la mamma di un bimbo di 6 mesi con 38°C di febbre da 3 giorni quando trova chi si prende c
ura di lui.
Pensate...tutto gratuitamente.

Benvenuti al "Centro pediatrico" di Emergency a Mayo..



P.S. Certe cose lasciano senza parole..


18 set 2007

Pink Floid - Live at Alpe del Viceré

Quanti eventi importanti mi sto perdendo...e che bello rivedere tutte queste facce.
Grazie per la soffiata Ruggio!!

17 set 2007

Musica italiana e musica sudanese

Rispondo pubblicamente alla mail del mio caro amico Dr. Green, al secolo Marco Besana, geometra e, soprattutto, fotografo (guardatelo qua e anche qua..).

Oggetto della mail: un po' di musica italiana.
Contenuto:
http://it.youtube.com/watch?v=G6nlDQxGeCs

Per par condicio...o comunque per far vedere che la musica sudanese non è da meno e non ha nulla da invidiare a quella italiana e internazionale qua sotto vi posto un fantastico video musicale di Mahmoud Abdelaziz, uno dei pirincipali interpreti della canzone sudanese.
Ho tutto un suo album in mp3 sul pc e a richiesta posso anche spedirvelo..ho anche tutto l'ultimo "capolavoro" di Nada, altra grande artista sudanese, voce di numerosi capolavori musicali.


Adesso..vi giuro che quando per ridere metto su uno di questi due cd (Mahmoud o Nada) i reparto le sister sudanesi si strappano i capelli dalla felicità...per dire..anche se non potrebbero perchè hanno il velo!
Vorrei far notare come lo stile Mahmoud si avvicini molto allo stile tipico della canzone napoletana..è un po' il Nino D'Angelo o il Gigi D'Alessio de noartri africani!!
Senza nulla togliere a Mahmoud..che se sa che l'ho paragonato a Gigi non mi fa più entrare ai suoi concerti.

16 set 2007

Sorpresa!

Ieri sera è arrivato un nuovo infermiere..Luigi. Andrà (anzi, è già andato oggi) a lavorare in ward.
E' già stato qui diversi mesi e sa già come muoversi..
In ogni caso...la cosa bella è che mi sono arrivati dall'Italia una lettera e tre regali!!!!
Un libro e due magliette...

Che figata!!
La lettera è bellissima..ed era accompagnata da dei disegni ancora più belli..
Il libro è Un posto nel mondo di Fabio Volo..son sicuro che lo divorerò in poco tempo..
Le magliette sono una del Bar da Gigi...il bar per eccellenza di San zeno di Cassola, famoso per le copette (che tutti dovrete provare almeno una volta nella vita) nonché ritrovo di interisti DOC. Sono onorato di averla ricevuta (è personalizzata con su il mio nome e Khartoum, Sudan) perché è un'onorificenza che accompagna all'estero chi frequenta il bar...e nelle mie trasferte venete posso dire di essermela guadagnata!!
L'altra maglietta arriva direttamente dalla Puglia..dalla Festa della Taranta. Bellissima anche questa.
Sono proprio contento.
Grazie..

Penso che quasi tutti abbiano capito da dove arrivino i regali... ;-)

Marciare per la pace

La torre di Babele, domenica, 16 settembre 2007, ore 20:18

Non avevano le scarpe da ginnastica i bambini che hanno preso parte all’ottava Marcia internazionale per la pace di Nairobi. Per la verità molti di loro non avevano nemmeno le scarpe. Così come non ce l’avevano i loro fratelli e sorelle più grandi. I più fortunati avevano gli stivali. Gli altri solo un paio di ciabatte infradito di plastica, quelle che noi mettiamo per andare in spiaggia quando fa molto caldo. Ieri a Nairobi invece faceva freddo e, al posto della nostra sabbia, c’era fango dappertutto. La pioggia insistente di questi giorni ha colto di sorpresa gli organizzatori della Marcia mettendone a serio rischio la realizzazione. Per tutta la notte della vigilia una pioggia torrenziale aveva scandito le ore esaurendosi solo alle prime luci dell’alba. Eppure, alle sette del mattino sono lì, nel cuore di Kibera, ad attendere l’arrivo della gente. A Kibera, la più grande baraccopoli dell’Africa che ospita tanta gente quanto l’Umbria, o ci vivi perché non hai alternative o ci vai quando c’è il sole per vedere l’inferno. Quando piove è peggio. Ma se non lo vedi non riesci nemmeno ad immaginartelo. Flavio Lotti

Ognuno di noi…ogni singolo individuo, può mostrare la via, far cadere la prima tessera del domino, spingere ad un azione comune, uno sforzo combinato, una creazione collettiva. E sciogliere quella “ freddezza del sentire” che rende possibili cose terribili e facilita così il loro accrescersi. La freddezza rende impermeabili, indifferenti. Si inceppano non solo i sentimenti dell’orrore..ma anche i sentimenti del rispetto, della compassione, della “responsabilità.” E’ solo con il ”sentimento” che abbiamo la possibilità di percepire e reagire a quello che di smisurato sta accadendo. Io sono responsabile del mondo nel quale vivo. Due milioni di persone, uomini, donne, bambini senza casa, terra, identità, senza legami, radici, ricordi. Rinchiusi in campi profughi. Privati della dignità individuale. Intorno guerre e violenze. Anni di stragi senza la speranza di un domani. Monica Guerritore

Tratto da La torre di babele, il fantastico blog di Pino Scaccia (inviato Rai in giro per il mondo)...questi sopra sono due articoli pubblicati su Articolo21, quotidiano on-line per la libertà di informazione ed espressione.
Un messaggio splendido.

"Io sono responsabile del mondo nel quale vivo"...

14 set 2007

Un abbraccio

Un abbraccio dal Sudan al mio amico Francesco.
Tieni duro...

Oggi.

Oggi. Finalmente anche un venerdì libero, che qui conta come la domenica da noi.. Sveglia alle 8:30 (anche se avrei dormito volentieri di più..), colazione con yoghourt e Corn Flakes e ciaccole varie con i chirurghi e chi in generale non fa i turni e quindi riposa al venerdì. Cosa si fa e cosa non si fa..qualcuno in piscina, perché è festa e ci si rilassa e non voglio sentir parlare di ospedale (ma alla fine si finisce sempre li..), qualcuno al souq (forse si scrive così, non con la k) Omdourman, qualcuno al souq Bahari..e io?
Oggi avevo un appuntamento importante...ritornare a scuola, alla Aleluja Basic School per ritirare dal direttore l'elenco di quello che secondo loro è necessario per fare la latrina.
Ecco..la latrina è la priorità.



Duecento bambini e una latrina piena.
Avevo con me la macchina fotografica...peccato che sta mattina ero talmente sveglio che ho lasciato la scheda di memoria nel pc. Quindi niente foto decenti. Solo 2 schifezze col telefonino a testimoniare l'assurdo.
Ho chiacchierato un po' con Daniel, il direttore della scuola e poi son tornato verso casa.
Il taxista era un vecchietto simpaticissimo..mi ha chiesto da dove vengo e quando gli ho detto che sono italiano mi fa "Italian? Italy big friend of Sudan!"
Chissà..l'Italia a cui si riferisce è quella amica della gente o quella che pensa ai propri interessi?..
Comunque..il secondo appuntamento della giornata era la preghiera del venerdì.
Ovvero...ieri Paolo, il cardiochirurgo pediatrico, ha gentilmente chiesto al nostro nuovo collega pakistano (ingegnere bio-medicale, è il mio vicino di stanza ma non ho ancora imparato il nome..che vergogna!), in quanto musulmano, di accompagnarci in moschea per farci assistere alla preghiera del primo venerdì del Ramadan. Detto, fatto.
Partenza alle 12.30..arriviamo un po' in anticipo, per fortuna, perché alle 13.30, l'ora di inizio della celebrazione, tutto il pavimento era affollatissimo.
Siamo andati in una moschea lungo il Nilo, vicino all'Hotel Hilton (maledetto..)..il piano terra era molto bello, ma non essendo musulmani e dando un po' nell'occhio abbiamo preferito andare in un salone al primo piano. Accanto a noi c'era anche la parte riservata alle donne.
La preghiera è iniziata puntuale col canto dell'Imam ed è continuata subito dopo col sermone. Ovviamente in arabo e con una dialettica abbastanza forte. Ho potuto intuire solo alcune parole..Roma (forse un riferimento al presidente sudanese in Italia), America, Europa, Afghanistan.
Vorrei proprio sapere cos'ha detto..bah..
Dopo il sermone la cerimonia si è conclusa con la preghiera in ginocchio e la fronte a terra. Io e Luca, un collega che era con me, abbiamo capito subito cosa stava succedendo e ci siamo spostati in fondo contro il muro per tempo. Paolo e Renato, i due dottori che erano con noi, non hanno avuto la stessa intuizione e si sono trovati gli unici in piedi..un attimo di panico e..giù anche loro! Appena si sono rialzati tutti la prima volta sono scappati via anche loro.
E' stato molto bello..veramente tanta gente, la maggior parte uomini, tutti in Jalabia (il tradizionale vestito bianco arabo), ma anche donne e bambini in "mini-Jalabia".
Però credo che proprio a causa di tutta questa massa di persone non sono riuscito a sentire la stessa sensazione dell'altra volta..oggi quello che mi ha colpito invece è stato il grande interesse e la grande "passione" religiosa durante tutta la cerimonia. Non si sentiva una mosca volare.
Si vede e si sente ovunque il Ramadan..le strade sono vuote, la città va lenta, non un ristorante aperto e neanche una donna a fare caffè per strada di giorno..
Non è male come sensazione..è vero che oggi è venerdì, ma non credo che in settimana sarà tanto diverso.
E adesso...pomeriggio di relax e serata a casa...perché domani si ricomincia. Sveglia alle 6.30, 12 ore di ospedale, letto, altre 12 ore, poi 12 ore di notte e via così.
Verso nuove avventure..

Il presidente del Sudan: «Stop alle armi»

Corriere della Sera, venerdì, 14 settembre 2007

Omar al Bashir si è detto pronto a siglare un cessate il fuoco con i ribelli del Darfur all’inizio dei colloqui di pace

ROMA - Il Presidente sudanese Omar al Bashir si è detto pronto a siglare un cessate il fuoco con i ribelli del Darfur all’inizio dei colloqui di pace, al via il prossimo 27 ottobre a Tripoli. «Speriamo siano gli ultimi e che abbiano successo», ha detto il Capo di Stato nel corso della conferenza stampa seguita all’incontro con il Presidente del Consiglio Romano Prodi. Bashir ha quindi riferito di aver chiesto all’Italia «di fare pressioni sui paesi che ospitano i ribelli che non intendono partecipare ai negoziati, perché aderiscano al processo di pace». Chiaro il riferimento al leader del Movimento di liberazione del Sudan (Slm), Abdul Wahid al Nur, rifugiato in Francia. Al Nur aveva infatto boicottato l’incontro di agosto tra i mediatori dell’Onu e dell’Ua e altri sette leader dei ribelli del Darfur, mirato a concordare una piattaforma comune da presentare ai negoziati con il governo di Khartoum, e ha annunciato che non intede prendere parte ai prossimi negoziati se non cesseranno prima le ostilità. Al Nur è a capo del gruppo che per primo imbracciò le armi contro Khartoum nel febbraio 2003 e gode ancora oggi di grande popolarità nella regione. Anche il Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon ha lanciato un appello al leader dei ribelli perchè partecipi al processo avviato nella regione.
PRODI: «L'ITAIA FARA' LA SUA PARTE» - «L'Italia farà la sua parte per la pace in Darfur». Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, al termine dell'incontro con il presidente sudanese Bashir, riferisce che si è trattato di un confronto «lungo e approfondito, durante il quale si è discusso con franchezza ma anche con spirito di cooperazione» sui problemi del Sudan e del Darfur. «Ho esposto con franchezza a Bashir le tante preoccupazioni mie, dell'Italia e della comunità internazionale dei problemi umanitari in Darfur». Prodi ha riferito di aver discusso «in modo costruttivo sulle possibili soluzioni politiche» a partire dagli sviluppi delle ultime settimane che hanno portato alla decisione Onu di formare una missione ibrida di peace keeping e alla convocazione di una conferenza di pace a Tripoli per il 27 ottobre. Anche l'Italia, ha assicurato Prodi, farà la sua parte con «la partecipazione non solo finanziaria alla missione ibrida».
LA MISSIONE - La partecipazione sarà composta di contributi (l'Italia è tra i maggiori donors) ma anche con una messa a disposizione di mezzi di aerotrasporto e strutture logistiche come richiesto dall'Onu, a cui si aggiungono programmi di addestramento del personale impegnato nel peace keeping. Questo impegno si somma a quello già in atto sul piano umanitario nei campi profughi. Infine si sta lavorando alla partecipazione a un fondo europeo per il mantenimento della pace che coinvolgerà Darfur e Corno d'Africa. Ancora non è stato deciso quale sarà l'entità di questo fondo, ma la cifra, decisa insieme al ministero degli Esteri e dell'Economia, dovrebbe essere fissata entro la prossima settimana.
Da Corriere.it

Vedremo...o meglio, inshallah...

13 set 2007

Un giorno a scuola


Ieri siamo andati a scuola..si, avete capito bene, a scuola. O almeno..a chiamarla scuola ci vuole un bel coraggio..ricorda una scuola solo perchè i bambini hanno una divisa, un quaderno stracciato a testa (ma niente libri) qualche panchina e i più grandi anche un banco (...insomma), quttro pareti e il soffitto di bambù e ogni tanto, quando riescono a venire, anche dei maestri.
Ma andiamo un po' per ordine.
Davanti all'altra casa di Emergency,una delle due dove dormono gli internazionali, ci sono un bel po' di capanne, per la maggior parte di profughi del Sud, e ovviamente anche mille bambini, com'è tipico dell'Africa.
La parte del personale che abita in quella casa, essendoci la gente da ormai tre anni, ormai conosce benissimo i bambini e in un certo senso ne ha "adottati" una 15, quelli delle baracche più vicine. Il tutto come singole persone, come gruppo di amici, non come ONG.
Tra le cose che fanno per loro, oltre a lavarli una volta alla settimana, hanno deciso di aiutarli a scuola, iniziando sostenendo per loro la retta di iscrizione e cercando di mandarli a scuola quando invece stavano a casa a cazzaronare.
Il passo successivo è stato quasi una diretta conseguenza...chiedersi com'è questa scuola.
Beh...chi l'ha vista la prima volta ha capito subito che c'era qualcosa da fare.
Io sono arrivato qui solo 2 mesi fa e, tra che abito nell'altra casa a 20 min da li e tra che in ospedale faccio i turni, non sono mai riuscito a fare qualcosa di pratico per questi bambini. Ora purtroppo buona parte del personale che si occupava di loro è tornato in Italia e quindi sto cercando di coinvolgermi un po' di più in questo "progetto" personale, extra-lavorativo.
Comunque, tornando alla scuola, anche il preside stesso quando ha visto questi cavagia (bianchi) che venivano a visitare la scuola, ha chiesto di poterlo aiutare.
La situazione lì è questa..innanzitutto la struttura è fatta di bambù, il pavimento è la terra e quindi quando fa caldo significa che fa veramente caldo e quando piove per più più di tre giorni si chiude per impraticabilità del campo, per usare un termine calcistico.
Igenicamente...vi dico solo che li non arriva acqua e che le latrine ormai sono piene, ma nonostante questo vengono usate ancora, non essendoci un'alternativa.
La scuola è una primaria..dimenticavo, si chiama Aleluya Basic School ed è nata accanto alla chiesa, con l'esigenza di raccogliere tuti quei bambini figli di profughi (quindi cristiani) o i bambini musulmani delle famiglie povere che altrimenti non potrebbero frequentare altra scuola. Le classi vanno dalla 1° alla 7°e manca l'8°..e dato il mix di cristiani e musulmani i giorni di vacanza durante la settimana sono il venerdì e la domanica. C'è anche l'asilo per i più piccoli che, non avendo abbastanza aule, sono stati messi in chiesa.
Tornando a noi..per quanto riguarda le attrezzature scolastiche è una tragedia. I più piccoli, quelli delle prime due classi, hanno solo delle panchinette traballati e man mano che si sale ci sono delle panchine un po' più belline e delle cose simili a dei banchi. Le lavagne ci sono in tutte le classi, ma non sempre ci sono i gessi.
I libri costano caro e non tutti li hanno..e forse neanche tutti hanno un quaderno per poter scrivere. Mantre gli insegnanti non vengono pagati da un po' e non hanno i soldi per venire a scuola.
Ecco..credo di avervi detto quasi tutto. E vi assicuro che non ho per niente esagerato.
Per qusto motivo ci si è detto che era necessario fare qualcosa..ma cosa? Questa scula necessita di un aiuto importante e nn è sufficiente quello che io o Valerio o Margherita o Mirko o Annalisa possiamo fare quando abbiamo una mezza gornata libera.
Per questo motivo abbiamo contattato una ONG sudanese che si occupa di questo, ricosrtuire le scuole, formare gli insegnanti, trovare aiuti e James, uno di loro, è venuto con noi per aiutarci a capire come iniziare, quali sono le priorità, come organizzarci.
Quando il preside ci ha fatto fare il giro delle "classi" ha voluto parlare ai bambini e ha raccontato di come si ricorda ancora il male che aveva al sedere quando finiva la scuola dopo una mattina passata a fare lezione seduto su un sasso. Ovviamente senza banco.
Ci rivedremo tra poco..inizieremo a fare qualcosa. Il progetto (come dicevo prima, non c'entra nulla con Emergency ma è una cosa nata tra noi "singoli" ) è impegnativo...vedremo cosa si riuscirà a fare.
Ovviamente avremo..no, scusate, hanno bisogno..loro (quelli delle foto qua sotto) anche dell'aiuto di ognuno di voi.
Vi terrò aggiornati..



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