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14 set 2007

Oggi.

Oggi. Finalmente anche un venerdì libero, che qui conta come la domenica da noi.. Sveglia alle 8:30 (anche se avrei dormito volentieri di più..), colazione con yoghourt e Corn Flakes e ciaccole varie con i chirurghi e chi in generale non fa i turni e quindi riposa al venerdì. Cosa si fa e cosa non si fa..qualcuno in piscina, perché è festa e ci si rilassa e non voglio sentir parlare di ospedale (ma alla fine si finisce sempre li..), qualcuno al souq (forse si scrive così, non con la k) Omdourman, qualcuno al souq Bahari..e io?
Oggi avevo un appuntamento importante...ritornare a scuola, alla Aleluja Basic School per ritirare dal direttore l'elenco di quello che secondo loro è necessario per fare la latrina.
Ecco..la latrina è la priorità.



Duecento bambini e una latrina piena.
Avevo con me la macchina fotografica...peccato che sta mattina ero talmente sveglio che ho lasciato la scheda di memoria nel pc. Quindi niente foto decenti. Solo 2 schifezze col telefonino a testimoniare l'assurdo.
Ho chiacchierato un po' con Daniel, il direttore della scuola e poi son tornato verso casa.
Il taxista era un vecchietto simpaticissimo..mi ha chiesto da dove vengo e quando gli ho detto che sono italiano mi fa "Italian? Italy big friend of Sudan!"
Chissà..l'Italia a cui si riferisce è quella amica della gente o quella che pensa ai propri interessi?..
Comunque..il secondo appuntamento della giornata era la preghiera del venerdì.
Ovvero...ieri Paolo, il cardiochirurgo pediatrico, ha gentilmente chiesto al nostro nuovo collega pakistano (ingegnere bio-medicale, è il mio vicino di stanza ma non ho ancora imparato il nome..che vergogna!), in quanto musulmano, di accompagnarci in moschea per farci assistere alla preghiera del primo venerdì del Ramadan. Detto, fatto.
Partenza alle 12.30..arriviamo un po' in anticipo, per fortuna, perché alle 13.30, l'ora di inizio della celebrazione, tutto il pavimento era affollatissimo.
Siamo andati in una moschea lungo il Nilo, vicino all'Hotel Hilton (maledetto..)..il piano terra era molto bello, ma non essendo musulmani e dando un po' nell'occhio abbiamo preferito andare in un salone al primo piano. Accanto a noi c'era anche la parte riservata alle donne.
La preghiera è iniziata puntuale col canto dell'Imam ed è continuata subito dopo col sermone. Ovviamente in arabo e con una dialettica abbastanza forte. Ho potuto intuire solo alcune parole..Roma (forse un riferimento al presidente sudanese in Italia), America, Europa, Afghanistan.
Vorrei proprio sapere cos'ha detto..bah..
Dopo il sermone la cerimonia si è conclusa con la preghiera in ginocchio e la fronte a terra. Io e Luca, un collega che era con me, abbiamo capito subito cosa stava succedendo e ci siamo spostati in fondo contro il muro per tempo. Paolo e Renato, i due dottori che erano con noi, non hanno avuto la stessa intuizione e si sono trovati gli unici in piedi..un attimo di panico e..giù anche loro! Appena si sono rialzati tutti la prima volta sono scappati via anche loro.
E' stato molto bello..veramente tanta gente, la maggior parte uomini, tutti in Jalabia (il tradizionale vestito bianco arabo), ma anche donne e bambini in "mini-Jalabia".
Però credo che proprio a causa di tutta questa massa di persone non sono riuscito a sentire la stessa sensazione dell'altra volta..oggi quello che mi ha colpito invece è stato il grande interesse e la grande "passione" religiosa durante tutta la cerimonia. Non si sentiva una mosca volare.
Si vede e si sente ovunque il Ramadan..le strade sono vuote, la città va lenta, non un ristorante aperto e neanche una donna a fare caffè per strada di giorno..
Non è male come sensazione..è vero che oggi è venerdì, ma non credo che in settimana sarà tanto diverso.
E adesso...pomeriggio di relax e serata a casa...perché domani si ricomincia. Sveglia alle 6.30, 12 ore di ospedale, letto, altre 12 ore, poi 12 ore di notte e via così.
Verso nuove avventure..

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bella andre, ma quando cazzo torni qui a fare un giretto???

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