Corriere della Sera, venerdì, 14 settembre 2007

PRODI: «L'ITAIA FARA' LA SUA PARTE» - «L'Italia farà la sua parte per la pace in Darfur». Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, al termine dell'incontro con il presidente sudanese Bashir, riferisce che si è trattato di un confronto «lungo e approfondito, durante il quale si è discusso con franchezza ma anche con spirito di cooperazione» sui problemi del Sudan e del Darfur. «Ho esposto con franchezza a Bashir le tante preoccupazioni mie, dell'Italia e della comunità internazionale dei problemi umanitari in Darfur». Prodi ha riferito di aver discusso «in modo costruttivo sulle possibili soluzioni politiche» a partire dagli sviluppi delle ultime settimane che hanno portato alla decisione Onu di formare una missione ibrida di peace keeping e alla convocazione di una conferenza di pace a Tripoli per il 27 ottobre. Anche l'Italia, ha assicurato Prodi, farà la sua parte con «la partecipazione non solo finanziaria alla missione ibrida».
LA MISSIONE - La partecipazione sarà composta di contributi (l'Italia è tra i maggiori donors) ma anche con una messa a disposizione di mezzi di aerotrasporto e strutture logistiche come richiesto dall'Onu, a cui si aggiungono programmi di addestramento del personale impegnato nel peace keeping. Questo impegno si somma a quello già in atto sul piano umanitario nei campi profughi. Infine si sta lavorando alla partecipazione a un fondo europeo per il mantenimento della pace che coinvolgerà Darfur e Corno d'Africa. Ancora non è stato deciso quale sarà l'entità di questo fondo, ma la cifra, decisa insieme al ministero degli Esteri e dell'Economia, dovrebbe essere fissata entro la prossima settimana.
Da Corriere.it
Vedremo...o meglio, inshallah...
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