And so Africa again..
Uscito dall’aereo, ancora in cima alla scaletta dell’aereoporto di Khartoum subito mi sono trovato immerso nel caldo umido tipico di una città africana dopo la pioggia e dalla sabbia. Ovunque caldo e sabbia.
A prenderci (eravamo un tre) un logista di Emergency…bagagli sul pick-up e via verso casa.
E in strada ancora caldo e sabbia.
Khartoum è una città incompiuta…una miriade di cantieri iniziati e mai finiti, enormi scheletri di case abbandonati a loro stessi quasi a ricordare un po’ quello che è l’Africa.
20 minuti di macchina tra sassi, terra e asfalto, quasi una pista da cross più che una strada di una città da milioni di abitanti, e siamo a casa. Una palazzina di tre piani con terrazzo vista…vista…insomma, posterò una foto di quello che vedo dalla mia camera.
E poi le presentazioni con tutti…20-30 facce e 20-30 nomi da associare, impresa per me impossibile in una serata, senza contare che poi in totale saremo una 40ina..e senza contare che ero reduce da una notte in bianco e da svariate ore di volo.
Prima impressione….gruppo bellissimo. Eterogeneo, particolare.
Prima delusione…non c’è il calcetto. Però mi hanno già iscritto al torneo di ping-pong! E si inizia la sera stessa…quindi valige in camera, cena veloce e via verso l’altra casa di Emergency.
Alle 22.00 ero morto..si torna a casa e finamlente riesco ad accendere il pc e chi ti trovo dall’altra parte?...la mia morosetta…ops, scusate…la mia fidanzatina. E mi ci voleva prorpio vederla sulla web-cam…e poi sentirla con Skype (peccato però che il mio microfono non funzionasse!!).
E dopo di lei si è fatto sentire il Maro…ma dopo due frasette su messenger …ciao ciao linea!!!
Sparita la rete wi-fi il pc diventa un oggetto inutile qua, quasi un sopramobile, una scatola senza senso.
A questo punto è sopraggiunto un crollo psicofisico da guinnes dei primati…doccia e poi nanna.
E oggi finalmente in ospedale…sveglia alle 6.00, sistemo le cose in camera, colazione e via col minibus verso Soma, una quartiere a 40 min da qui dove è stato creato il Centro SALAM.
Potrei andare avanti ore a scrivere di quello che ho visto, provato, sognato…lo stupore, la felicità, la paura…
Adesso sono di nuovo in camera..non c’è rete per cui scrivo su Word e poi pubblicherò il post…sta sera giocherò a ping pong e spero di giocare meglio di come gioco a calcetto…ma il pensiero è già a domani mattina, di nuovo in ospedale..
P.S. Dopo averne sentito parlare dalla prima elementare in poi…finalmente ho visto il Nilo!!!!
(Scusate per la qualità di alcune foto ma sono fatte di sfuggita col cell..la mia macchina fotografica è un po’ grossina e siccome in Sudan se fai foto a cose che non vogliono ti arrestano è meglio che prima capisco bene quali sono quelle cose..)
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