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28 lug 2008

Mani libere

I got so many questions running up inside my mind
Life is so long but it isn't still enough time
To answer all the questions I got inside my mind
Io vorrei spingermi un poco più aldilà
Dove la musica è un fuoco che ci unisce
E fa brillare tutta la realtà
Dove la verità non appassisce
Sunshine is a friend of mine
Rainfall is a friend of mine
Earthquake is a friend of mine
Bodyshake is a friend of mine
Technology is a friend of mine
Electricity is a friend of mine
Bassline is a friend of mine
La conga is a friend of mine
Il ritmo is a friend of mine
Il cielo is a friend of mine
Underwater is a friend of mine
The holy spirit is a friend of mine
Silence is a friend of mine
Violence NOT a friend of mine
My friend is a friend of mine
My enemy is a friend of mine
Mani libere, mani mani libere oh oh oh oh
Mani libere, mani mani libere oh oh oh oh

27 lug 2008

La mia stanza

Ci sono cose che, come sono appese al muro, allo stesso modo te le porti dentro...un tatuaggio sul cuore, una pezza cucita sull'anima, l'ombra incollata ai piedi...
E guardare un pezzettino di muro è un po' guardarsi dentro, cercando di capire cos'è, cos'è stato e cosa sarà.

20 lug 2008

Due ruote...

Ieri sono venuti a trovarci in ospedale questi 4 personaggi...gente particolare, tagliata giù grossa. Con due moto (un KLM950 e un'Africa Twin) e una macchina di supporto (il mitico Mitsu L200) stanno attraversando tutta l'Africa da nord a sud...partiti da Venezia hanno raggiunto Tunisi e da li giù driti fino a Città del Capo, in South Africa. Il tutto li dovrebbe impegnare 2 mesi. Ovviamente...inshallah!

Fatto sta che avere davanti agli occhi quelle due belle motorette e pensare di non poter farci un giro...che nervoso...
Vabbè...in ogni caso l'impresa di questi romantici cavalieri solitari dei nostri tempi partiti alla ricerca di non si sa cosa è legata ad u
na associazione chiamata "Bambini nel deserto" ed è possibile seguire on line tutto il viaggio sul sito "TransAfrica NordSud 2008".
In bocca al lupo amici....
...quanta invidia!!!!!!




14 lug 2008

Sudan, incriminato Bashir

Sudan - 14.7.2008
La Corte penale internazionale incrimina oggi il presidente Bashir

L'accusa è stata presentata oggi. Il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi), Luis Moreno-Ocampo, ha chiesto al collegio del tribunale dell'Aja di accogliere l'incriminazione formale ai danni del presidente sudanese Omar al-Bashir per crimini di guerra, crimini contro l'umanità e genocidio, in riferimento alla campagna di violenza, stupri e sfollamento forzato della popolazione del Darfur. I tre giudici della Cpi dovranno decidere entro tre settimane se emettere un mandato d'arresto. La situazione è carica di tensione e apprensione, poichè se da un lato la diplomazia e il mondo delle Ong salutano la decisione come 'una vittoria della giustizia contro l'impunità', dall'altro il Paese potrebbe precipitare in una situazione di violenza generalizzata, con ritorsioni e vendette mirate ai danni degli operatori internazionali, dei funzionari delle Nazioni Unite e dei 9mila peacekeepers di Onu e Unione Africana dispiegati in Darfur.
Luis Moreno OcampoResponsabili. Ocampo ha riferito la settimana scorsa che presenterà oggi nuove prove contro Bashir sui crimini perpetrati in Darfur negli ultimi cinque anni, e chiederà l'incriminazione di uno o più individui. Il mese scorso, la Corte dell'Aja aveva giudicato responsabile di crimini contro l'umanità l'intero apparato statale, indicando in Ali Kuhayb, comandante delle milizie Janjaweed, e Ahmad Harun, attuale ministro per gli Affari umanitari, due dei maggiori responsabili delle atrocità commesse in Darfur, dove 300mila persone sono morte e 3 milioni hanno lasciato le loro case in seguito a una guerra che ha visto fronteggiarsi esercito sudanese e milizie arabe janjaweed armate del governo da una parte, e ribelli del Sudan Liberation Movement e del Justice and Equality Movement, oltre ad altri gruppi etnici, dall'altra.
Omar al BashirRischio sicurezza. Proteste contro la decisione della Corte penale internazionale, che Khartoum non ha mai riconosciuto (più volte Ocampo è stato definito 'criminale' da Bashir) si sono verificate ieri in tutto il Paese, tuttavia senza eccessive tensioni. La televisione di Stato ha diffuso una dichiarazione nella quale si agitava lo spettro di 'nuove violenze e spargimento di sangue', nel caso le azioni della Cpi dovessero avere corso. Nei circoli diplomatici i timori sono molti, e reali. Il Consiglio di sicurezza dell'Unione Africana ha espresso la 'ferma convinzione che la ricerca della giustizia dovrebbe essere perseguita in modo da non mettere a rischio gli sforzi per raggiungere una pace duratura'. Il riferimento corre all'uccisione di sette peacekeeper da parte di 'bande armate' la scorsa settimana.
Campo profughi in DarfurBersagli facili. Per avere un'idea reale di quali conseguenze possa scatenare un mandato d'arresto per crimini di guerra contro Bashir, è forse opportuno riportare le parole dell'ex inviato Usa per il Darfur, Andrew S. Natsios, rappresentante diplomatico di un Paese notoriamente non conciliante nei confronti di Khartoum. "Senza un piano politico - scrive sul Social Science Research Council - il Sudan potrebbe seguire il destino della Somalia, del Ruanda pre-genocidio, o della Repubblica Democratica del Congo: una potenziale diffusione di atrocità e uno spargimento di sangue su vasta scala, in quanto il governo di Bashir farà di tutto per mantenere il potere saldamente nelle sue mani. Il mandato d'arresto potrebbe chiudere definitivamente le porte alle ultime speranze per una risoluzione pacifica della situazione".
La tensione rimarrà elevata fino alla decisione della Corte. Con il fiato sospeso attendono gli operatori umanitari delle varie Ong presenti nei campi profughi, i funzionari diplomatici e il personale tecnico delle ambasciate, ma soprattutto i peacekeeper della già fragile missione Ue-Ua, primo facile bersaglio dell'annunciata rappresaglia.

di Luca Galassi

12 lug 2008

Every day...


Ogni giorno è un piccolo miracolo.

11 lug 2008

365

Iniziò tutto esattamente un anno fa.
365 giorni.

Ho fatto tanta strada, respirato sabbia, ho cercato di sorridere il più possibile, di prendermi cura, di divertire e divertirmi, ho visto tanti cuori malati e tanti aggiustati, ho visto le sister crescere, sono venuto, andato e tornato e poi andrò ancora, ho anche pianto, mi sono incazzato (ma è una delle cose che non mi viene bene), ho conosciuto tante belle persone (kullu belle pers
one!), mi sono rotolato giù dalle dune e ho visto l'alba nel deserto, ho cercato di starle vicino, ho fatto un sacco di docce ai bimbi, ho preparato il caffè alle scrubb nurse e ai chirurghi, ho giocato a calcetto e ping pong, ho ballato e poi dormito sul roof, ho sudato tanto, ho fatto foto (ma non ditelo a nessuno..), ho cercato di essere e di fare tutto al meglio, ho fallito e sbagliato, ho tenuto un blog, ho suonato la chitarra, ho passato tante ore in ospedale, ho detto la mia opinione sulle cose, ho letto tanti libri, sono cambiato, ho cambiato 4 stanze, ho avuto la febbre e il cagotto, ho attaccato tante foto sul muro della camera, ho messo un sacco di ics sul calendario, ho firmato tante bandiere e accompagnato tanta gente all'areoporto, le persone giuste hanno accompagnato me all'areoporto, ho fatto il giardiniere, ho giocato con l'aquilone a Mayo e nel prato dell'ospedale, ho rivisto bambini e adulti ritornare in ospedale al follow-up e li ho salutati, sono stato fin sulla luna e poi sono scivolato su una banana, ho visto le baracche e il campo profughi, una volta ho visto anche dei posti di blocco, ho sentito le storie più strane, ho cercato di imparare i nomi di tutti (ma non ci riesco), ho augurato la pace a tutti quelli che ho incontrato, non mi sono sentito all'altezza, ho parlato di me e ho ascoltato gli altri, sono ingrassato e poi dimagrito, un pochino sono anche migliorato (un pochino, non troppo), ho amato, ho colorato in playing-room, ho cucinato, ho fatto capoeira (in Sudan!?!) e ginnastica, ho "preso in prestito" un materasso da una stanza e ci hanno cazziati, ho preso un sacco di pazienti dalla sala e qualcuno l'ho anche preparato sul tavolo operatorio, una volta ho provato anche a passare i ferri, ho pensato tanto a lei, ho mangiato tanto shish kebab, mi sono preoccupato, ho fatto fathur fuori dall'ospedale, sono diventato amico di un dervishi, ho chiaccherato tutta notte sdraiato sul letto, ho dato cefazoline, coumadin, ranitidine e adriiiinaline a tanti pazienti, ho lottato contro le formiche, ho guardato le stelle, mi sono chiesto perchè, ho rianimato, ho pregato, ho ascoltato l'Ipod sul transport, ho spedito qualche regalo, ho visto delle tempeste di sabbia e la stagione delle pioggie, ho chiesto aiuto, mi hanno regalato le bolle di sapone, mi sono fatto tante domande e sto ancora cercando di darmi le risposte, ho ascoltato Davide VdS e i Pink Floyd, ho guardato tanta gente negli occhi, ho passato notti in bianco, ho fatto fatica, sono stato contento, ho pensato che non cambierà mai niente, ci ho creduto, ho visto l'Inter su AlJazeera vincere lo scudetto, ho sentito accenti milanesi, bergamaschi, bresciani, veneti, piemontesi, romani, umbri, marchigiani, toscani, emiliani, modenesi, bolognesi, pugliesi, siciliani, genovesi, ecc..., ho imparato qualche parola di arabo e a contare fino a dieci,...
E non è ancora finita.


Please give way to ambulance

Non avete idea di quanto traffico ci sia a Khartoum...e dei numeri che fanno le ambulanze per farsi strada.
Numeri da circo con dei mezzi che a volte stanno assieme col fil di ferro e il nastro da carrozziere.
E tutte le volte che vedo un'ambulaza non posso fare a meno di pensare a tutti gli amici in Croce Bianca.
Chissà, forse tutto un po' è partito anche da li...
Buon lavoro.




4 lug 2008

Sono contento

Si, sono proprio contento.
Perchè sono circondato da brave e belle persone.
Grazie.

1 lug 2008

Adess legg un poesie...

Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie.

(le compagnie aeree sudanesi)

Corriere.it





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